Vertigine

 

I contenuti presenti in questa sezione hanno il solo scopo di fornire informazioni generali e non devono essere mai considerati come sostitutivi di una visita medica.

L’alterata percezione del movimento del proprio corpo nello spazio. Può essere soggettiva, con la sensazione di rotazione del proprio corpo, oppure oggettiva, con la sensazione di rotazione dello spazio circostante.

Il senso di equilibrio nel corpo è regolato principalmente dalle strutture presenti nel sistema vestibolare dell’orecchio interno, coadiuvate dagli stimoli provenienti dalle retine oculari, dai muscoli e dalle articolazioni. All’origine della forma più diffusa, la vertigine parossistica posizionale benigna, c’è un eccessivo distacco di otoliti, piccoli aggregati solidi, nei canali semicircolari del sistema vestibolare. Un cambiamento nella posizione del capo, specie quando ci si alza dal letto o si guarda in alto da sdraiati, provoca il movimento degli otoliti e innesca la vertigine. Il disturbo può essere causato da traumi al capo, malattie vascolari (come ad esempio il diabete), ipertensione arteriosa ed età avanzata. Nel caso di vertigine di durata superiore al minuto, si possono ipotizzare altre cause, come labirintite, sindrome di Ménière, neuronite vestibolare.

Nel caso di vertigine parossistica posizionale benigna, il paziente accusa un forte senso di rotazione che raggiunge in meno di un minuto una grande intensità (parossismo), per poi affievolirsi. La vertigine è associata a precisi movimenti e posizioni della testa e accompagnata da un movimento oculare caratteristico (nistagmo). Il disturbo è generalmente associato a ipotensione, pallore, sudorazione copiosa, nausea e vomito.

Un’accurata anamnesi e l’esame dell’apparato uditivo interno consentono solitamente di accertare il disturbo. In casi di incertezza nella diagnosi, si può ricorrere a risonanza magnetica e tomografia assiale computerizzata.