Linfedema (o Edema Linfatico)

 

I contenuti presenti in questa sezione hanno il solo scopo di fornire informazioni generali e non devono essere mai considerati come sostitutivi di una visita medica.

Eccessivo accumulo, nei tessuti dell’organismo, del liquido che circola nei vasi linfatici (linfa). Non potendo defluire, la linfa ristagna nel tessuto cutaneo, ostruendo il circolo linfatico e provocando gonfiore (edema). Può manifestarsi principalmente negli arti, nel collo e, a volte, anche nei genitali.

La causa principale è un funzionamento anomalo del sistema linfatico che può essere conseguenza di altre patologie come, ad esempio, diabete o neoplasie, dell’asportazione chirurgica dei linfonodi o di trattamenti antitumorali. Può svilupparsi anche a seguito di un’infezione cutanea: l’organismo tenta di debellarla producendo più linfa di quanta il sistema linfatico riesca a drenare. Le persone obese presentano rischi maggiori.

Il sintomo più riconoscibile è il gonfiore anomalo di un arto, braccio o gamba, unito a tessuti e cute induriti, di colore alterato e resi più facilmente sensibili alle infezioni. È possibile muovere a fatica l’arto dolente ed avvertire prurito alla pelle, con frequenti sensazioni di variazioni di temperatura. Il gonfiore, anche se lieve, non va sottovalutato.

È necessario effettuare un’attenta osservazione clinica degli arti interessati. In caso di sospetto che i sintomi indichino la presenza della patologia, è possibile accertarla sottoponendosi ad esami strumentali come Risonanza Magnetica, Tomografia Computerizzata, Eco-Color-Doppler o linfoscintigrafia.