Insonnia

 

I contenuti presenti in questa sezione hanno il solo scopo di fornire informazioni generali e non devono essere mai considerati come sostitutivi di una visita medica.

La difficoltà cronica o episodica a prendere sonno o l’incapacità di restare addormentati per un tempo prolungato. Può condurre a un’alterazione della percezione del sonno, ritenuto inappagante anche se di durata adeguata (insonnia soggettiva).

All’origine dell’insonnia possono esserci sia problemi fisici – disturbi respiratori, dolori, terapie farmacologiche, abuso di alcol o eccitanti – sia problemi psichici, come stati ansiosi o depressione.

Quando si ha difficoltà a prendere sonno si parla di insonnia iniziale, centrale se ci sono numerosi risvegli notturni, tardiva se ci si sveglia molto presto e non si riprende sonno. Se prolungata, la privazione del sonno può condurre a sonnolenza durante le attività diurne, incapacità di concentrazione e irritabilità, aggravando eventuali altre patalogie nervose.

Un’accurata indagine medica ed esami clinici accertano la presenza dell’insonnia. Fra gli esami più diffusi, il controllo del comportamento del paziente durante un’intera notte (polisonnografia); il controllo dei movimenti durante il sonno (actigrafia); la verifica del grado di sonnolenza durante il giorno (test di latenza del sonno).