Gotta

 

I contenuti presenti in questa sezione hanno il solo scopo di fornire informazioni generali e non devono essere mai considerati come sostitutivi di una visita medica.

Un’infiammazione dolorosa alle articolazioni dovuta al deposito di cristalli di urato di sodio e all’innalzamento dei livelli di acido urico nel sangue.

All’origine del disturbo, che colpisce in prevalenza la popolazione maschile, ci sono età avanzata, obesità, familiarità, abuso di alcol, regimi alimentari con eccesso di purine (precursori dell’acido urico presenti in quantità significative in alici o acciughe, sardine, selvaggina, estratto di carne, fegato, rognone, cervello). L’innalzamento dell’acido urico può comparire anche in seguito a leucemie, insufficienza renale, malattie ereditarie enzimatiche, assunzione di alcuni tipi di farmaci. La formazione dei cristalli di urato è favorita da calo della temperatura, ischemia e alterazioni a carico delle articolazioni, nonché da traumi.

Il disturbo si manifesta generalmente con dolore all’articolazione, specie nelle ore notturne, in rapido aumento, fino a obbligare il paziente all’immobilità. Piede, alluce, caviglia, ginocchio, gomito e polso sono le articolazioni più spesso colpite, con gonfiore e pelle tesa e arrossata, calda al tatto. Possono essere presenti anche un senso di malessere diffuso e febbre. La forma acuta può durare qualche giorno, ma tende a ripresentarsi con frequenza via via maggiore, coinvolgendo un numero crescente di articolazioni. Se si cronicizza, può deformare le articolazioni e distruggere i tessuti. Fra le conseguenze, la formazione di calcoli renali e l’accumulo di cristalli di urato nei tessuti molli e nella pelle.

L’accertamento è compiuto attraverso l’analisi dei sintomi, esami del sangue, con rilevamento dei livelli di acido urico, aspirazione e analisi del liquido sinoviale dell’articolazione dolente per verificare la presenza di cristalli.