Bulimia

 

I contenuti presenti in questa sezione hanno il solo scopo di fornire informazioni generali e non devono essere mai considerati come sostitutivi di una visita medica.

Il paziente bulimico soffre di un disturbo del comportamento che lo induce a soddisfare in modo esagerato e sfrenato il proprio appetito. Desidera poi liberarsi di quanto ingerito, procurandosi il vomito o assumendo senza controllo diuretici e purganti.

Nella maggioranza dei casi, la bulimia è legata a disturbi psicologi: senso di inadeguatezza, desiderio intenso di dimagrire, paura di crescere di peso. Spesso associata all’anoressia, la bulimia può in alcuni casi avere cause organiche, come ad esempio disfunzioni ormonali o gastrointestinali, malfunzionamento delle ghiandole surrenali o della tiroide.

Come nell’anoressia, i sintomi più evidenti sono legati al frequente vomito e alle variazioni di peso, quindi stanchezza, disidratazione, crampi muscolari, sonnolenza. Il peso, pur con forti oscillazioni, si mantiene intorno a valori normali. Nei casi più gravi, la bulimia provoca l’interruzione del ciclo mestruale nelle donne, abbassamento della pressione sanguigna, irregolarità del battito cardiaco. Danni a carico dei denti e dei capillari del viso sono legati ai numerosi episodi di vomito.

L’accertamento è su base clinica, valutando comportamenti e variazioni di peso. Gli esami clinici possono eventualmente verificare possibili cause organiche o conseguenze del disturbo.