Bruxismo
I contenuti presenti in questa sezione hanno il solo scopo di fornire informazioni generali e non devono essere mai considerati come sostitutivi di una visita medica.
E’ un digrignamento involontario e rumoroso dei denti abbastanza diffuso, specialmente durante il sonno. Si stima che circa il 10% della popolazione soffra di questo disturbo che porta ad un’evidente usura dei denti – con possibilità di scheggiamento dello smalto – abbinata a dolori alla mandibola, alle orecchie e alla testa.
Le cause del “bruxismo” non sono del tutto note. Tra i fattori di rischio predisponenti compaiono: gengivite, malnutrizione, disturbi del sistema endocrino, allergie, risposte immunitarie alla presenza di parassiti nell’organismo, consumo di alcool, consumo di caffeina, fumo, ansia e stress, depressione.
Il “bruxismo” può essere notturno e diurno (più raro). Quello notturno, per il quale una delle soluzioni indicate è il “bite” – dispositivo in resina collocato tra l’arcata superiore e quella inferiore così da minimizzare l’usura dei denti e le problematiche del serramento sui muscoli ed i legamenti – si ripete più volte durante il sonno ed ogni episodio ha una durata variabile compresa tra i 5 ed i 10 secondi.
La prima “diagnosi” di “bruxismo” è riferita da chi dorme accanto al partner e si accorge del digrignamento per via del “rumore” prodotto ad intervalli regolari. Lo specialista in Odontoiatria nell’osservare la superficie dei denti noterà le cosiddette “faccette di usura” provocate dallo sfregamento involontario.
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