Apnea Notturna

 

I contenuti presenti in questa sezione hanno il solo scopo di fornire informazioni generali e non devono essere mai considerati come sostitutivi di una visita medica.

Disturbo del sonno caratterizzato da ripetuto rallentamento, riduzione parziale o totale del flusso d’aria durante la respirazione.

Gli oltre 20 muscoli del collo e della lingua che consentono di respirare regolarmente nella veglia, durante il riposo notturno si rilassano. Un rilassamento eccessivo (collasso) ostruisce le vie aeree superiori, determinando russamenti, apnee e bruschi risvegli. In presenza di eccesso di tessuto adiposo o di infiammazione delle tonsille, l’ostruzione è maggiore. Queste sono le principali cause delle apnee ostruttive, le più comuni. Nelle apnee centrali, meno comuni, un’alterazione degli impulsi del cervello ai muscoli che controllano la respirazione ne pregiudicano il funzionamento. Il disturbo può essere dovuto all’età avanzata, ad altre patologie o a terapie farmacologiche. Fattori di rischio sono il sovrappeso e una diminuita capacità inalatoria per difetti anatomici ereditari (ad esempio, deviazione del setto nasale).

Il paziente manifesta principalmente una spiccata sonnolenza diurna, dovuta alla scarsa qualità del sonno. Nei casi più gravi, la sonnolenza può pregiudicare il normale svolgimento delle attività quotidiane (repentini colpi di sonno). Possono anche verificarsi secchezza delle fauci al risveglio, cefalea, sbalzi d’umore, frequenti risvegli notturni per orinare, scarsa capacità di concentrazione e, nei bambini, ritardi nella crescita. Il disturbo può provocare nell’organismo il rilascio degli ormoni dello stress, che aumentano la frequenza cardiaca e il rischio di patologie cardiovascolari come ipertensione, aritmie, ictus, insufficienza cardiaca e infarto. Se non curato, il disturbo può alterare il metabolismo e aumentare il rischio di diabete e obesità.

Il russamento non indica con certezza la presenza del disturbo, che può essere accertato con una polisonnografia, eventualmente coadiuvata da elettroencefalogramma.