Morbo di Crohn

 

I contenuti presenti in questa sezione hanno il solo scopo di fornire informazioni generali e non devono essere mai considerati come sostitutivi di una visita medica.

L’infiammazione cronica di tutti gli strati della parete dell’intestino, fino a quelli più esterni, vicini agli altri organi.

Alle origini del disturbo sembra esserci una reazione autoimmune violenta e incontrollata, scatenata da fattori ambientali, da assunzione di alimenti specifici o da agenti infettivi. Le cause non sono tuttavia completamente accertate. Familiarità, fumo, variazioni del regime alimentare, alterazioni della flora batterica dell’intestino e infezioni virali o batteriche (specie da Mycobacterium paratuberculosis) sono fattori di rischio accertati.

Il disturbo può colpire qualsiasi parte dell’apparato digerente, ma tende più frequentemente a interessare colon e parte terminale dell’intestino tenue. Si manifesta con attacchi ripetuti che possono durare giorni o settimane, in cui il paziente subisce generalmente crampi, dolori all’addome, sanguinamento dal retto e diarrea cronica, in certi casi emorragica o eccessivamente grassa. Si associa frequentemente a debolezza, inappetenza e perdita di peso.

L’analisi dei sintomi e radiografie con liquido di contrasto (bario) accertano generalmente il disturbo. La valutazione dei danni al colon può essere compiuta con colonscopia e biopsia di tessuto prelevato. Eventuali altre lesioni, all’apparato digerente o altri organi, possono essere individuate con Tomografia Assiale Computerizzata.