Cardiomiopatia/diplasia Aritmogena Del Ventricolo Destro

 

I contenuti presenti in questa sezione hanno il solo scopo di fornire informazioni generali e non devono essere mai considerati come sostitutivi di una visita medica.

La Cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro (o Displasia aritmogena) è una grave patologia cardiaca (distrofia genetica) in cui il ventricolo appare notevolmente dilatato e presenta alterazioni della sua capacità contrattile. L’aritmia derivante dalla distrofia ventricolare è una delle maggiori cause di decesso nei giovani adulti e negli atleti.

L’origine è genetica: le normali cellule cardiache vengono sostituite da tessuto grasso e fibroso. Nella maggior parte dei casi, se uno dei genitori è portatore della cardiomiopatia i figli ereditano il 50 per cento di probabilità di ammalarsi della stessa patologia.

I sintomi clinici iniziano a manifestarsi nell’adolescenza e nella prima maturità (tra i 15 ed i 25 anni). Il soggetto avverte l’irregolarità del battito o, in altre situazioni, l’aumentata velocità dello stesso (cardiopalmo). Lo stato d’incoscienza (sincope) è in genere associato ad un’aritmia violenta ed improvvisa che può portare – se non trattata adeguatamente – anche alla morte. Lo scompenso cardiaco compare invece in situazioni di patologia molto estesa.

Quando si sospetta una Cardiomiopatia aritmogena, lo specialista sottopone il paziente ad un articolato protocollo d’indagine diagnostica: Elettrocardiogramma, Holter cardiaco, Test da sforzo, Ecocardiogramma, Risonanza Magnetica, Angiografia e biopsia endomiocardica, studio elettrofisiologico completo del cuore, anamnesi individuale e familiare.